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Questa volta i codini sono due, come due sono gli occhi
azzurrissimi; non ho detto celesti per la realtà certa
degli occhi angelici, per quel punto di terra nera nei cerchi
celestissimi, come il mare, ma distante dal mare
stavolta; i codini sono due; annodati con gioco di polso alla
testa. L’altro giorno era uno, annodato al polso. Se la scrittura
ti ricordi. Se ti ricordi. Mi ricordo due codini. Gli occhi marroni
come il mare: per quel punto d’azzurro nel mezzo, invisibile ad
occhio. Nudo. Come il dorso e le aureole delle piccole italiane
ancora in età per un dorso nudo senza quasi la scontata attrazione.
Ma questa volta i codini sono al bar, tra due braccia, e due occhi
celesti con un punto di terra marrone, caffè, quasi nera, a orientare la
visione. E la memoria. Del futuro; anche quella. Oltremare. Con uno scarto
di realtà. [“Te l’avrei aperto – stavo per –
il Cornetto, mi diverte; ma conservai: uomo,
‘aprilo tu’ “]
Un gioco a due che sembra vederli… specchio i tuoi occhi di questi semplici incontri cui conferisci, lascia che te lo dica, un tocco di maglia… 🙂
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