Di vigne – seni sgorgano
acini caudati – ebbri d’amore
rampicanti – esondano
lungo – i fianchi
il bacino – dal fiume
fonte – di dolce parabola
svestita – a labbra di
pelle – carruba
bruna – schiocca
su un pelo – di mare
(s)bronzo – lucido
fra occhi – a specchio
spicchi ridenti – d’avvento
lontano – ….
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scorre a più letture…
ognuno metta le virgole… dove sente…
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Mi sento un po’ Sturmtruppen ma io ci vedo una bella ragazza svestita che succhia degli acini d’uva. Perché svestita non so, dev’essere il caldo. L’uva comunque e’ dolce.
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per Sturmtruppen… dimenticavo: vedi quando ti dico che apri delle finestre come lettore che hanno dello stravagante rispetto alle mie intenzioni, ma che mi fanno rileggere quel che ho scritto sempre in un altro modo che mi torna curioso, nel senso della curiosità
però, ammazza, quando ti ci metti hai un’autoironia che batte pure la mia (nel sito mi risparmio dal manifestarla 😛 )
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😀
bella donna, o bella femmina, come dico io per la natura del corpo, e ci sta, si, a tutte le età, con un fascino, credo, che è specifico per ognuna
però devo dirti: io ci ho visto anche del maschile 🙂
è sempre la natura che è in noi e oltre noi e nelle creature, si
corpi umani, ma non solo corpi umani, e intrecci di diversità
sarà, tra l’altro, che oggi tira aria tra uva estiva, rigogliosa, e preannuncio di vendemmia, non so, sta per diluviare qua… c’è qualcosa d’ottobre… ma fa caldo, si, anche dalle mie parti, e speriamo quest’acqua sia buona in fertilità di frescura…
dolce serata, Giorgio
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Più visivo di un quadro più visionario di qualsiasi possibile fantasia… bellissimi versi… sempre ❤
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mi piace molto quest’immagine di “quadro” che suggerisci ❤
mi imbarazza quando dite "bellissimi" a queste mie 'piccoline' parole e sorrido, in senso imbarazzato, appunto; ma sento anche salire un momento di pace sapendo che passa qualche sensazione di quelle che mi spingono a scrivere.
Infinitamente grata, e so che tu che pure scrivi puoi intendere quello che ti sto dicendo, e quanto sia bella questa circolazione di sensibilità
notte, Gilda
Abbraccio ❤
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È la tua poesia che -tra le tante cose che contiene- mi ha trasmesso questo…
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abbraccio, Gilda
a presto ritrovarsi tra le nostre pagine
grazie…
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Un abbraccio a voi… 🙂
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“nostre” intendevo le mie pagine e le tue! 🙂
qui scrivo io, ma d’ascolto di voi… si 😛
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Pensavo ti riferissi a te e alle tue parole 😀 grazie Dora, è meraviglioso il tuo “nostre”…
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😀
si, meraviglioso fluire di belle energie 🙂
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mi hai ricordato uno splendido passo di Luciano di Samosata ne “La storia vera” quando gli uomini di Luciano si immergono nel fiume di vino sulle cui sponde s’innestano vitigni umani che emettono dai seni vino fragoroso e odoroso..ebbri gli uomini vi si perdono….immagine panica bellissima, Dora
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ho letto altri passaggi da “La storia vera” e devo riprendere la lettura, perché non ricordo questo passo. L’ho letta balzellando tra una pagina e l’altra. A volte faccio anche così 😀
dev’essere un brano rigoglioso per scrittura, anche, da quel che mi dici
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molto…direi quasi visionario. …anche la tua poesia lo è.
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troppo buono con questi piccole piccole parole mie
ma il lettore ha sempre ragione 😛
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lo sai che ritengo molto felice la tua ispirazione panica…e da tempo.
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🙂
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chillo è overo! 🙂
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